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CENTRO NUTRIZIONE UMANA
DOTTOR NICOLA CALANDRELLA
BIOLOGO NUTRIZIONISTA SPECIALISTA IN PATOLOGIA CLINICA
CHIUSURA ESTIVA: GLI STUDI DEL CENTRO NUTRIZIONE DOTT. CALANDRELLA RESTERANNO CHIUSI DAL 12 AGOSTO AL 3 SETTEMBRE. PER MAGGIORI INFORMAZIONI VISITA LA SEZIONE CONTATTI E, SE VUOI, INVIA UN MESSAGGIO COMPILANDO L'APPOSITO FORM, OPPURE SCRIVI UNA MAIL A bionutrizionista.calandrella@gmail.com O UTILIZZA SMS O WHATSAPP AL N° 3421054452.
TUTTE LE RISPOSTE ALLE TUE DOMANDE E LE RICHIESTE DI APPUNTAMENTO VERRANNO EVASE DAL 4 SETTEMBRE IN ORDINE DI ARRIVO.
LO STAFF DEL CENTRO NUTRIZIONE DOTT. CALANDRELLA AUGURA A TUTTI VOI BUONE VACANZE!
CHIUSURA FESTIVITÀ: GLI STUDI DEL CENTRO NUTRIZIONE DOTT. CALANDRELLA RESTERANNO CHIUSI DAL 23 DICEMBRE AL 7 GENNAIO. PER MAGGIORI INFORMAZIONI VISITA LA SEZIONE CONTATTI E, SE VUOI, INVIA UN MESSAGGIO COMPILANDO L'APPOSITO FORM, OPPURE SCRIVI UNA MAIL A bionutrizionista.calandrella@gmail.com O UTILIZZA SMS O WHATSAPP AL N° 3421054452.
TUTTE LE RISPOSTE ALLE TUE DOMANDE E LE RICHIESTE DI APPUNTAMENTO VERRANNO EVASE DAL 4 SETTEMBRE IN ORDINE DI ARRIVO.
TANTI CARI AUGURI DI SERENE FESTIVITÀ DA PARTE TUTTI NOI DEL CENTRO NUTRIZIONE DOTT. CALANDRELLA
Elaborazione della Dieta personalizzata

Le reazioni avverse agli alimenti non tossici dipendono da una risposta individuale abnorme ad alcuni componenti presenti in alimenti igienicamente sani e tossicologicamente non nocivi.

Da un punto di vista patologico si possono suddividere in:

ALLERGIE ALIMENTARI nelle forme IgE-mediate e non IgE-mediate. Le prime rappresentano la principale causa delle reazioni avverse di tipo immediato, responsabili dei sintomi, tra cui:

  • prurito
  • eruzioni cutanee
  • riniti e/o congiuntiviti allergiche
  • difficoltà respiratorie con broncocostrizione, edema, ipotensione e nei casi più gravi shock anafilattico che a volte può risultare letale.

INTOLLERANZE ALIMENTARI che non sono immunomediate, ma vengono prodotte con meccanismi di tipo enzimatico, metabolico, ecc. Questo accade, ad esempio, nell’intolleranza al lattosio dove si assiste ad una carenza dell’enzima lattasi con conseguente impossibilità di digerire lo zucchero naturale del latte.
Le Intolleranze o Ipersensibilità Alimentari, quindi, sono manifestazioni dell’organismo che derivano dall’impossibilità di digerire un dato alimento, possono provocare diversi sintomi (alcuni dei quali possono essere simili a quelli delle allergie) come ad esempio:

  • nausea
  • diarrea o stipsi
  • gonfiore addominale, colite, meteorismo
  • mal di testa
  • astenia
  • problemi alla pelle
  • ritenzione idrica
  • difficoltà a perdere peso, ecc.

ma la reazione non coinvolge il sistema immunitario come nelle allergie, infatti non vengono produce “IgE specifiche” contro un antigene. Le intolleranze originano a livello intestinale, avendo come presupposto un’irritazione della mucosa di tale distretto, ma possono provocare significativi squilibri metabolici e sistemici con conseguenze anche gravi.

Diagnosi delle ALLERGIE e delle INTOLLERANZE ALIMENTARI

Presso il LABORATORIO ANALISI “LUISA” è possibile effettuare:

  • il BREATH TEST
  • tutti i MARKERS SIEROLOGICI DELLA CELIACHIA
  • il PRIST TEST
  • il PRICK-TEST
  • il RAST TEST

oltre alla possibilità di effettuare i TEST GENETICI per le intolleranze.

Esclusivamente ai pazienti del Centro di Nutrizione Umana il LABORATORIO ANALISI “LUISA” offre la possibilità di eseguire i TEST GENETICI per le intolleranze ad una tariffa particolarmente vantaggiosa:

Test genetico per l’intolleranza al glutine (Celiachia)

100,00 Euro anziché 235,00 Euro

Test genetico per l’intolleranza al lattosio

60,00 Euro anziché 100,00 Euro

Terapia alimentare delle Allergie e delle Intolleranze Alimentari

Dopo una accurata anamnesi ed eventuale diagnosi delle allergie e delle intolleranze alimentari effettuata da specialisti del settore, si passa ad una TERAPIA ALIMENTARE adeguata che risulta essenziale per suggerire il comportamento dietetico appropriato a prevenire l’insorgenza di reazioni allergiche e dei disturbi legati alle intolleranze.

Nel caso delle allergie, escludere gli allergeni alimentari responsabili comporta la totale scomparsa dei sintomi, stando attenti anche alle eventuali REATTIVITÀ CROCIATE: molto spesso, infatti, la sensibilizzazione ad alcuni frutti e vegetali può essere associata alla sensibilizzazione ad altri alimenti appartenenti alla stessa famiglia botanica o a famiglie differenti. Questo fenomeno viene chiamato “cluster” di ipersensibilità; persone allergiche ai pollini e ad altri allergeni inalatori possono presentare sintomi allergici all’ingestione di alimenti vegetali quali frutta, verdura, spezie, crostacei, molluschi, semi, per effetto di allergeni cross-reattivi presenti nei pollini (o altri allergeni inalatori) e negli alimenti.
E’ di fondamentale importanza, quindi, considerare queste reazioni crociate nell’elaborazione di una dieto-terapia personalizzata.

Il trattamento delle intolleranze alimentari consiste essenzialmente nell’escludere dalla dieta i cibi reputati responsabili dell’intolleranza (prima fase: dieta di restrizione). Successivamente, dopo aver risolto la sintomatologia con la dieta di restrizione, se non controindicato dalla gravità delle reazioni avverse evocate, si reintroducono gradualmente (dieta di provocazione: un alimento ogni 3 giorni, oppure uno a settimana) diverse categorie di cibi precedentemente eliminati, al fine di verificare con certezza la loro eventuale responsabilità anche nell’insorgenza di reazioni ritardate, diventando in tal modo un semplice ma efficace “metodo diagnostico”.

E’ fondamentale, quindi, conoscere la composizione degli alimenti in modo da individuare le sostanze in causa, anche quando queste sono contenute nei cibi in forma inapparente, come accade, ad esempio, per gli additivi. La dieta di provocazione viene effettuata solo se la gravità delle reazioni evocate non è tale da sconsigliare l’esecuzione della prova oppure nelle intolleranze in cui è sconsigliato la reintroduzione della molecola come ad esempio per il glutine.

L’alimento o il gruppo di alimenti che si dimostrano “tollerati” vengono mantenuti nella dieta mentre quelli che provocano manifestazioni cliniche vengono identificati ed esclusi ma solo dopo aver ripetuto il test di provocazione per verificare con certezza il rapporto casuale. Nel caso del lattosio ad esempio, il cardine della terapia è la dieta a ridotto contenuto di lattosio, ma poiché la quantità di questo zucchero tollerata da diversi individui è variabile, è opportuno eliminare gradualmente gli alimenti, iniziando da quelli a più alto contenuto per valutare la soglia di tolleranza del paziente ed eventualmente sostituire tali alimenti con alimenti analoghi privi di lattosio. A parte molecole come, ad esempio, glutine e lattosio, molto spesso le intolleranze sono dose dipendente, quindi una volta individuato l’alimento responsabile della reazione, non è detto che questo debba essere eliminato totalmente e per sempre: dopo un periodo di eliminazione si può tentare una graduale reintroduzione verificando sempre che non si ripresentino i sintomi dell’intolleranza.

Come si evince da quanto appena detto, l’elaborazione di un regime dietetico in caso di una allergia alimentare e/o di una intolleranza alimentare è un procedimento molto complesso che richiede una adeguata conoscenza dell’argomento sia per evitare errori nell’inserimento degli alimenti ma soprattutto per evitare di provocare scompensi nutrizionali: il REGIME DIETETICO, infatti, nonostante l’eliminazione di alcuni alimenti, DEVE RIMANERE SEMPRE GRADEVOLE, COMPLETO E EQUILIBRATO sia dal punto di vista dei macronutrienti che dei micronutrienti.