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CENTRO NUTRIZIONE UMANA
DOTTOR NICOLA CALANDRELLA
BIOLOGO NUTRIZIONISTA SPECIALISTA IN PATOLOGIA CLINICA
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Alimentazione durante la Terza età

In concomitanza di un ridotto metabolismo, una minore attività fisica e un’alimentazione non corretta è possibile riscontrare, con l’aumentare degli anni, molteplici problematiche quali l’insorgenza di patologie metaboliche e/o carenze alimentari.

Generalmente, si tende ad assumere la stessa quantità di cibo che si assumeva da giovani con un conseguente squilibrio tra ciò che viene introdotto e ciò che si consuma.

La malnutrizione nell’anziano comporta soprattutto una carenza di proteine e micronutrienti importanti quali ferro, calcio, sali minerali e vitamine. Inoltre, la difficoltà nella masticazione induce spesso ad un consumo eccessivo di carboidrati (pasta, pane, dolci) con conseguente probabilità di insorgenza di sovrappasso, diabete e disturbi vascolari.

Un’ alimentazione corretta deve essere completa e varia, non monotona e qualitativamente accettabile:

  1. I pasti, dunque, piccoli e frequenti così da risultare facilmente digeribili e utili per il mantenimento di un tasso glicemico costante durante tutta la giornata.
  2. Si dovrebbe prestare anche attenzione alla modalità di cottura degli alimenti: una cottura prolungata potrebbe portare, in alcuni casi, ad un impoverimento di micronutrienti come sali minerali e vitamine che, ad esempio, non vengono sintetizzate in quantità sufficiente dall’organismo e quindi vanno ingerite con l’alimentazione.
  3. Bisogna avere cura di non diminuire l’apporto proteico causato, spesso, da una drastica riduzione della carne. Quest’ultima è importante per evitare carenze di amminoacidi essenziali e di ferro in assenza dei quali vi è il rischio di anemie. Sostituti della carne possono essere alimenti ad alto contenuto proteico quali pesce, latte, uova e legumi.
  4. Spesso i soggetti anziani tendono a ridurre in maniera significativa l’apporto di acqua. I pericoli in cui si incorre sono la disidratazione ed i collassi circolatori, soprattutto nella stagione estiva. Oltre ad una ridotta sensazione di sete fisiologica, entrano in gioco anche problemi psichici come la ritenzione e l’incontinenza.  L’acqua è molto importante perchè contribuisce non solo a mantenere idratata la pelle ma anche a conservare una funzionalità renale e digestiva regolare.

Nella terza età, inoltre, aumenta il rischio di andare incontro ad Osteoporosi, definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come una patologia scheletrica sistemica caratterizzata da bassa densità ossea e deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo stesso, con conseguente aumento del rischio di fratture.